Cumulo di sanzioni penali e amministrative per gli stessi fatti: la decisione della Corte Costituzionale
Era prevista per ieri, 8 marzo, l’udienza davanti alla Corte Costituzionale in merito a tre diverse questioni di legittimità costituzionale (due sollevate dalla Corte di Cassazione e una dal Tribunale di Bologna) relative alla possibilità di applicare, in due distinti procedimenti, per i medesimi fatti, diverse sanzioni, penali e amministrative.
Le disposizioni impugnate riguardavano illeciti in materia di abuso di mercato e di mancato versamento dell’IVA ed erano state sospettate di illegittimità costituzionale per violazione del principio del ne bis in idem, come interpretato dalla Corte europea dei diritti dell’uomo.
La Corte costituzionale ha concluso per l’inammissibilità delle due questioni sollevate dalla Corte di Cassazione in tema di abuso di mercato e ha restituito gli atti al giudice rimettente per la terza (sollevata dal Tribunale di Bologna), per sopravvenute modifiche legislative.
Il meccanismo del doppio binario, quindi, per il momento resta in piedi.
In attesa di leggere le motivazioni (relatori i giudici Giorgio Lattanzi e Marta Cartabia), lo sguardo è ora rivolto alla Corte di Giustizia UE, chiamata a verificare la compatibilità con la normativa europea delle sanzioni previste dal nostro ordinamento nei casi di evasione dell’Iva.