Le Sezioni unite precisano l’incidenza della giurisprudenza della Corte EDU sui criteri in materia di concorso di norme
in Giurisprudenza Penale Web, 2017, 6 – ISSN 2499-846X
Cassazione Penale, Sezioni Unite, 28 aprile 2017 (ud. 23 febbraio 2017), n. 20664
Presidente Canzio, Relatore Petruzzellis
La sentenza in commento risolve il contrasto interpretativo sorto in seno alla giurisprudenza, relativo al concorso delle fattispecie incriminatrici di cui agli art. 316 bis e 640 bis c.p., che puniscono i reati di malversazione ai danni dello stato (art. 316 bis c.p.) e truffa ai danni dello Stato (640 bis c.p.).
Al di là della portata esplicativa del quesito di diritto posto all’attenzione della Suprema Corte, la sentenza in commento riveste importanza per un obiter dictum, in cui le Sezioni unite affrontano il problema delle ripercussioni delle recenti decisioni della Corte Costituzionale e della Corte Edu in materia di ne bis in idem sui criteri utilizzabili dall’interprete in tema di concorso di norme.
Il presente contributo si propone di offrire un sintetico quadro d’insieme dello stato dell’arte in tema di principi che regolano il concorso di norme, nonché delle linee evolutive della giurisprudenza convenzionale e costituzionale, che hanno indotto la Suprema Corte ad occuparsi di tale aspetto.
Come citare il contributo in una bibliografia:
G. Mulà, Le Sezioni unite precisano l’incidenza della giurisprudenza della Corte EDU sui criteri in materia di concorso di norme, in Giurisprudenza Penale Web, 2017, 6