ARTICOLICONTRIBUTIDIRITTO PENALE

Eternit Bis: la decisione della prima sezione penale della Corte di Cassazione. Il processo riprenderà in quattro distinti Fori, e l’accusa sarà di omicidio colposo plurimo aggravato

Com’è noto, con due distinte Sentenze emesse oltre un anno fa (era il 29 novembre 2016), il Giudice dell’Udienza Preliminare presso il Tribunale di Torino determinava una vera e propria svolta nel processo “Eternit Bis”.

Infatti, riqualificando le singole morti da amianto in termini di omicidio colposo (ai sensi di cui all’art. 589, co. I, II e IV, c.p.), aggravato dalla colpa cosciente (art. 61, n. 3, c.p.), la dott.ssa Bompieri disponeva il rinvio a giudizio dell’imputato Stephan Schmidheiny innanzi al Tribunale monocratico di Torino con riguardo a due soli casi di omicidio, dichiarando, per contro, l’intervenuta prescrizione in ordine ad altri tre decessi; quanto ai rimanenti (e decisamente più numerosi) 253 omicidi, dichiarava la propria incompetenza (in favore dei Tribunali di Vercelli, Napoli e Reggio Emilia), ordinando la trasmissione degli atti del procedimento ai Pubblici Ministeri presso i Fori competenti.

Entrambi i provvedimenti (le cui immediate criticità operative erano state anticipate anche da questa rivista, ivi), venivano fatti oggetto di ricorso per Cassazione su iniziativa del Pubblico Ministero, dott. Colace, oltreché della Procura Generale presso il Tribunale di Torino, allo scopo di ottenerne l’annullamento, con ogni conseguenza di legge, tra cui, primariamente, il “riaccorpamento” dell’intero processo innanzi al Foro di Torino ed il “ritorno” alla qualificazione giuridica originaria (di omicidio volontario).

L’udienza, in camera di consiglio, si è svolta il 13 dicembre scorso, innanzi alla prima sezione penale della Corte di Cassazione; a fronte delle impugnazioni proposte, il Procuratore Generale presso la Suprema Corte, ha richiesto dichiararne l’inammissibilità; così anche la difesa Schmidheiny.

Ieri, la decisione della prima sezione, con cui sono stati rigettati, perché inammissibili, i ricorsi presentati dalla Procura di Torino.

In attesa di poterne apprezzare le motivazioni, le conseguenza paiono, ormai, chiare: ferma l’ipotesi d’accusa come derubricata dal Giudice dell’Udienza Preliminare di Torino, il processo Eternit Bis riprenderà innanzi ai quattro Tribunali competenti (Torino, Napoli, Vercelli e Reggio Emilia).

Redazione Giurisprudenza Penale

Per qualsiasi informazione: redazione@giurisprudenzapenale.com