ARTICOLIDIRITTO PENALETesi di laurea

L’esterovestizione della residenza fiscale e l’abuso del diritto: una prospettiva penale tributaria (Tesi di laurea)

Prof. Relatore: Nicola Mazzacuva

Prof. Correlatore: Andrea Carinci

Ateneo:  Alma Mater Studiorum – Università di Bologna

Anno accademico: 2016-2017

L’elaborato compendia due nuclei di indagine tra loro intrinsecamente connessi: uno essenzialmente tributario avente ad oggetto il fenomeno dell’esterovestizione della residenza fiscale, di cui è espressione il primo capitolo; l’altro, invece, è incentrato sul concetto di abuso del diritto osservato attraverso la lente del diritto penale ed occupa la restante parte della trattazione, segnatamente, il secondo e il terzo capitolo.

Nello specifico, la prima parte dello studio muove dal concetto di residenza fiscale ricostruito sulla scorta dei c.d. criteri di collegamento previsti dalla normativa nazionale e poi volge a definire la centralità del place of effective menagement, quale indice dirimente rispetto al superamento delle asimmetrie normative emergenti nel panorama internazionale. In un’ottica critica, l’indagine mette in luce le insufficienze del PoEM, fornendo al lettore un novero di ulteriori indici risolutori al fine di scongiurare ogni rischio di doppia imposizione.

La restante parte della trattazione analizza l’iter motivazionale di alcune sentenze con le quali è stata portata avanti l’idea di una possibile depenalizzazione delle condotte elusive, a partire dal noto caso Dolce&Gabbana in materia di esterovestizione e ricostruisce l’applicazione del novum legislativo costituito dall’art. 10-bis della L. 212 del 2000 in una pregevole pronuncia della Corte di Cassazione del 2015 e termina, da ultimo, con una disamina di un’inedita decisone del Tribunale di Siena, intervenuta nel Settembre 2016.

Da ultimo, il contributo riflette sulla novella attuata dal D.lgs. 128 del 2015 e pone al vaglio l’effettiva portata dello strumento antiabusivo nel contrasto delle condotte elusive.