Le relazioni familiari nel contesto carcerario e la tutela dei figli minori dei detenuti (Tesi di laurea)
Prof. relatore: Laura Montanari
Prof. correlatore: Natalia Rombi
Ateneo: Università degli Studi di Udine
Anno accademico: 2016-2017
Il presente elaborato indaga la tematica delle relazioni familiari in carcere, concentrandosi sulla tutela dei figli minori dei detenuti, sia che vivano all’esterno del carcere e necessitino di mantenere un rapporto continuativo con il genitore ristretto, sia che si tratti di quei 70 bambini che attualmente vivono all’interno del carcere o in strutture alternative ad esso con le proprie madri (I.C.A.M. e case-famiglia protette).
L’obiettivo è quello di fornire un’analisi critica del panorama giuridico a tutela dell’affettività intramuraria, facendone emergere le lacune mediante un excursus storico e comparatistico. L’elaborato esamina gli orizzonti di riforma, a partire da “La Carta dei figli dei genitori detenuti” la quale ribadisce il diritto alla genitorialità dei carcerati. Indispensabile è poi lo studio del grande sforzo di elaborazione svolto dagli esperti degli Stati Generali dell’Esecuzione Penale tra il 2015 e il 2016 e le importanti aperture della Legge di delega n. 103 del 2017 e la proposta attuativa della Commissione Giostra.
Le proposte migliorative riguardano le misure e le strutture alternative al carcere, i colloqui, i permessi, i permessi premio, la territorializzazione della pena, la sessualità intramuraria e i diversi mezzi per giungere all’obiettivo del “Mai più bambini in carcere”.
L’elaborato prosegue, poi, con lo studio della normativa straniera riguardo tali tematiche, concentrandosi sulla peculiare posizione delle detenute-madri in Europa e focalizzando l’attenzione sui virtuosi sistemi penitenziari scandinavi.