La Cassazione ritorna sul tema delle modalità interruttive della prescrizione per l’illecito amministrativo dell’ente ai sensi del d.lgs. 231/2001: tensioni interpretative tra natura penale ed amministrativa della responsabilità ex D. lgs. 231/2001 e perimetro di attuazione della legge delega.
in Giurisprudenza Penale, 2019, 7-8 – ISSN 2499-846X
Cassazione Penale, Sez. IV, 12 luglio 2019 (dd. 9 aprile 2019), n. 30634
Presidente Dovere, Relatore Nardin
Con la sentenza in commento la Cassazione torna a pronunciarsi sulla disciplina della prescrizione in materia di responsabilità amministrativa delle persone giuridiche ex d.lgs. 231/2001, affrontando nello specifico la tematica del momento in cui possano ritenersi prodotti gli effetti interruttivi della prescrizione ai sensi dell’art. 22 d.lgs. 231/2001.
La tematica risulta di particolare interesse, in quanto si inserisce a pieno titolo nel più ampio e articolato dibattito sulla natura giuridica della disciplina di cui al d.lgs. 231/2001, tra tentativi di estensione dei principi propri di matrice penalistica e affermazione di un c.d. tertium genus avente marcati tratti di affinità con la materia degli illeciti amministrativi.
L’Autore analizza nel contributo il panorama giurisprudenziale e dottrinale venutosi a formare in materia, rilevando l’esistenza di un contrasto giurisprudenziale sulle corrette coordinate interpretative da attribuirsi all’istituto in commento, offrendo alcune riflessioni critiche sull’orientamento a cui ha aderito la sentenza in esame.
Come citare il contributo in una bibliografia:
F. P. Modugno, La Cassazione ritorna sul tema delle modalità interruttive della prescrizione per l’illecito amministrativo dell’ente ai sensi del d.lgs. 231/2001: tensioni interpretative tra natura penale ed amministrativa della responsabilità ex D. lgs. 231/2001 e perimetro di attuazione della legge delega, in Giurisprudenza Penale Web, 2019, 7-8.