A prima lettura. L’aiuto al suicidio dall’ordinanza n. 207/2018 alla sentenza n. 242/2019.
in Giurisprudenza Penale Web, 2019, 12 – ISSN 2499-846X
Corte Costituzionale, 22 novembre 2019 (ud. 25 settembre 2019), sentenza n. 242
Presidente Lattanzi, Relatore Modugno
L’Autore commenta la sentenza n. 242 del 2019, con la quale la Corte Costituzionale, nell’ambito del giudizio di legittimità costituzionale dell’art. 580 c.p. instaurato dalla Corte di Assise di Milano nel cd. “caso Cappato”, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della disposizione codicistica «nella parte in cui non esclude la punibilità di chi, con le modalità previste dagli artt. 1 e 2 della legge 22 dicembre 2017, n. 219 (Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento) – ovvero, quanto ai fatti anteriori alla pubblicazione della presente sentenza nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica, con modalità equivalenti nei sensi di cui in motivazione –, agevola l’esecuzione del proposito di suicidio, autonomamente e liberamente formatosi, di una persona tenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale e affetta da una patologia irreversibile, fonte di sofferenze fisiche o psicologiche che ella reputa intollerabili, ma pienamente capace di prendere decisioni libere e consapevoli, sempre che tali condizioni e le modalità di esecuzione siano state verificate da una struttura pubblica del servizio sanitario nazionale, previo parere del comitato etico territorialmente competente».
Come citare il contributo in una bibliografia:
D. Pulitanò, A prima lettura. L’aiuto al suicidio dall’ordinanza n. 207/2018 alla sentenza n. 242/2019, in Giurisprudenza Penale Web, 2019, 12