“Collaborazione impossibile” e permessi premio: le prime risposte della giurisprudenza di legittimità post sentenza Corte Costituzionale n. 253 del 2019.
in Giurisprudenza Penale Web, 2020, 5 – ISSN 2499-846X
Cassazione Penale, Sez. I, 14 gennaio 2020, n. 3309 – Pres. Mazzei, Est. Minchella, Ric. Spampinato
Cassazione Penale, Sez. I, 28 gennaio 2020, n. 5553 – Pres. Siani, Est. Magi, Ric. Grasso
Cassazione Penale, Sez. I, 21 febbraio 2020, n. 12554 – Pres. Mazzei, Est. Centofanti, Ric. Torrisi
Come previsto, la sentenza della Corte Costituzionale n. 253 del 2019 ha imposto un nuovo scenario operativo – sebbene, per la verità, con variabili non del tutto ignote ma necessariamente da rimodulare – sui criteri di giudizio, le modalità di presentazione e i corrispondenti oneri difensivi di allegazione di una domanda di permesso premio da parte di un detenuto in espiazione pena per un delitto ostativo iscritto nel catalogo del comma 1 dell’art. 4-bis, o.p.
Si innesta in questo nuovo quadro la questione se a tutt’oggi permanga per il detenuto un interesse al giudizio di accertamento di impossibilità o inesigibilità di utile collaborazione con la giustizia, o se al contrario il novum delineato dalla decisione costituzionale consenta, o addirittura imponga, di non attivare il particolare giudizio di accertamento ex art. 4-bis, comma 1-bis, o.p.
A fronte di opinioni dottrinali orientate nel senso della sopravvivenza dell’istituto, sebbene con tesi non del tutto sovrapponibili ma certamente complementari tra loro e comunque estensive degli spazi difensivi praticabili dall’interessato, la giurisprudenza di legittimità sembra aver superato l’iniziale tesi meno garantista e con un dichiarato ripensamento della precedente posizione, sembra ora orientarsi marcatamente verso l’opzione interpretativa, che si spera possa consolidarsi anche in sede di merito, di più ampio respiro e favore nei confronti dei condannati.
Come citare il contributo in una bibliografia:
A. Ricci, “Collaborazione impossibile” e permessi premio: le prime risposte della giurisprudenza di legittimità post sentenza Corte Costituzionale n. 253 del 2019, in Giurisprudenza Penale Web, 2020, 5