CONTRIBUTIDiritto Penitenziario

Il Tribunale di sorveglianza di Venezia concede la detenzione domiciliare. Ma non chiude le porte della Corte EDU

in Giurisprudenza Penale Web, 2020, 5 – ISSN 2499-846X

Con ordinanza depositata il 29 aprile 2020, il Tribunale di sorveglianza di Venezia ribalta il rigetto di applicazione provvisoria presentata da un detenuto di origine tunisina, in espiazione di una condanna per reati in materia di droghe leggere, con un fine pena di poco più di un anno e, pur in presenza del parere negativo del Procuratore Generale, gli concede la detenzione domiciliare ordinaria.

Ripercorrendo le tappe procedimentali, come si evince nel corpo della motivazione, il 9 marzo 2020 chiedeva di essere ammesso in via provvisoria all’affidamento in prova al servizio sociale o, in subordine, alla detenzione domiciliare ordinaria (segnalando, a quest’ultimo riguardo, la disponibilità della madre ad ospitarlo e mantenerlo nella sua abitazione), asserendo quale «grave pregiudizio alla protrazione dello stato di detenzione», ai sensi degli artt. 47, comma 4 e 47-ter, comma 1-quater, o.p. «l’attuale drammatica situazione venutasi a creare nella Casa Circondariale di Vicenza e, più in generale nelle carceri italiane (pericolo di contagio da covid-19 oggettiva impossibilità di rispettare le prescrizioni minime introdotte dalla recente normativa a tutela della salute presso i luoghi di detenzione)».

L’ufficio di sorveglianza di Verona, con ordinanza del 12 marzo 2020, richiamando il precedente rigetto intervenuto pochi giorni prima (il 26 febbraio 2020) su altra istanza dell’esecuzione domiciliare ex art. 1 legge n. 199 del 2010, rigettava la richiesta in quanto nelle more non erano intervenuti elementi di novità in ordine alla ritenuta pericolosità sociale del condannato. Trasmetteva il fascicolo al Tribunale di sorveglianza di Venezia affinché trattasse il procedimento nel contraddittorio delle parti nelle sue forme ordinarie. Da quanto riportato nell’ordinanza in commento non si evince se  il Magistrato di sorveglianza si fosse pronunciato sul rischio di contagio da coronavirus segnalato nell’istanza.

Come citare il contributo in una bibliografia:
C. Minnella, Il Tribunale di sorveglianza di Venezia concede la detenzione domiciliare. Ma non chiude le porte della Corte EDU, in Giurisprudenza Penale Web, 2020, 5