La confisca del profitto del reato di occultamento o distruzione di documentazione contabile
in Giurisprudenza Penale Web, 2020, 12 – ISSN 2499-846X
di Giuseppe Dell’Anna e Livio Gucciardo
Cassazione Penale, Sez. III, ud. 22 settembre 2020, n. 30934
Presidente Ramacci, Relatore Noviello
La sentenza della Corte di cassazione n. 30934/2020 ha richiamato l’orientamento interpretativo secondo cui, quando risulti integrato il delitto di occultamento o distruzione di documentazione contabile e si riesca a ricostruire, anche solo in parte, il reddito ed il volume d’affari, è possibile determinare un illecito profitto suscettibile di confisca (diretta o per equivalente), a prescindere dalla circostanza che detto profitto sia frutto di un reato dichiarativo in antecedenza commesso o di un mero illecito amministrativo penalmente irrilevante.
Di converso, quando ciò non si verifichi – e non si riesca a determinare l’imposta dovuta – non v’è ragione di applicare la regola generale che prevede la confisca del profitto del reato, anche nella forma per equivalente, non sussistendo un profitto suscettibile di misura ablatoria
Come citare il contributo in una bibliografia:
G. Dell’Anna – L. Gucciardo, La confisca del profitto del reato di occultamento o distruzione di documentazione contabile, in Giurisprudenza Penale Web, 2020, 12