CONTRIBUTIDA STRASBURGO

A volte ritornano: Dan contro Moldavia e il cortocircuito della rinnovazione dell’istruttoria dibattimentale in appello, tra principi consolidati e nuove tentazioni cartolari.

in Giurisprudenza Penale Web, 2020, 12 – ISSN 2499-846X

Corte europea dei diritti dell’uomo, Sezione seconda,
Dan c. Moldavia (n. 2), ric. n. 57575/2014, 10 novembre 2020

Con la pronuncia in epigrafe, la Corte Edu ha condannato la Moldavia per violazione dell’art. 6 §1 della Convenzione Edu in tema di rinnovazione in appello della istruttoria dibattimentale.

Tale provvedimento segue la prima sentenza Dan c. Moldavia, emessa dalla Corte il 5 ottobre 2011, che tanta eco aveva avuto nei paesi del Consiglio di Europa per aver stabilito che il cd. overturning in appello di una sentenza di assoluzione – per rendere il processo equo ex art. 6 CEDU – non può prescindere dalla rinnovazione dell’esame dei testimoni decisivi.

Questo principio era poi entrato nell’ordinamento italiano attraverso la successiva Corte Edu Lorefice c. Italia, le tre sentenze delle Sezioni Unite Dasgupta, Patalano e Troise, nonché l’introduzione dell’art. 603, comma 3 bis, c.p.p. ad opera della Legge n. 23 giugno 2017, n. 103 (cd. Riforma Orlando).

Nel presente contributo l’autore ripercorre la vicenda ed i principi giuridici ivi stabiliti, nonché della nuova pronuncia di condanna emessa il 10 novembre 2020.

Come citare il contributo in una bibliografia:
M. S. Mori, A volte ritornano: Dan contro Moldavia e il cortocircuito della rinnovazione dell’istruttoria dibattimentale in appello, tra principi consolidati e nuove tentazioni cartolari, in Giurisprudenza Penale Web, 2020, 12