Il giudice border guard nei «grandi spazi»: prospettive critiche intorno alla responsabilità degli enti
in Giurisprudenza Penale Web, 2021, 1-bis – ISSN 2499-846X
L’Autore discute il tema delle proiezioni spaziali del diritto punitivo interno (d.lgs. n. 231/2001) nell’ottica delle trasformazioni, innescate dalla globalizzazione economica, che riguardano i modi con cui gli stati definiscono i rispettivi confini giurisdizionali.
Le corti domestiche, soprattutto nell’ambito della regolazione dell’attività economica di società transnazionali, hanno effettivamente assunto il ruolo di «guardiani dei confini», cui compete la definizione e ridefinizione del perimetro di applicazione del diritto interno.
Muovendo da questa prospettiva critica, l’Autore contesta l’orientamento interpretativo in tema di applicabilità extraterritoriale del d.lgs. n. 231 e conclude come, allo stato, una tale soluzione non sia compatibile né con la legalità internazionale né con la struttura dell’illecito punitivo dell’ente collettivo.
Si formulano, infine, alcune proposte di modifica dell’art. 4, nel senso di concepire un’autonoma base legale per il radicamento della giurisdizione nei confronti di società operative nel territorio dello Stato.
Come citare il contributo in una bibliografia:
G. Di Vetta, Il giudice border guard nei «grandi spazi»: prospettive critiche intorno alla responsabilità degli enti, in Giurisprudenza Penale Web, 2021, 1-bis