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MAE e processo celebrato a carico di imputato dichiarato assente, senza alcuna assistenza difensiva: la Corte di Appello di Lecce rifiuta la consegna di un cittadino italiano all’Autorità Giudiziaria greca

Corte di Appello di Lecce, Sezione Unica Penale, 27 gennaio 2021
Presidente e Relatore Vincenzo Scardia

In tema di mandato di arresto europeo, segnaliamo la sentenza con cui la Corte di Appello di Lecce ha rifiutato la consegna all’Autorità Giudiziaria greca di un cittadino italiano, in considerazione del fatto che la sentenza irrevocabile greca era stata pronunciata all’esito di un processo celebrato a carico di imputato dichiarato assente e senza alcuna assistenza difensiva.

Secondo l’ordinamento processuale greco – si legge nella sentenza – «l’imputato citato regolarmente in giudizio che sia “di domicilio noto”, ove non compaia, viene giudicato “come se fosse presente” e non è necessaria la nomina di un difensore. Il diritto di difesa, dunque, non viene più assicurato per il solo fatto che si proceda in assenza dell’imputato, il che è in palese contrasto, oltre che con i principi basilari del giusto processo, con il diritto dell’Unione Europea».

Un processo svoltosi interamente senza la assistenza legale dell’imputato – conclude il provvedimento – «non può definirsi equo, motivo per il quale la richiesta di consegna deve essere rifiutata».

Redazione Giurisprudenza Penale

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