Depositata la sentenza delle Sezioni Unite sull’individuazione del limite temporale delle acquisizioni patrimoniali rilevanti nell’ambito del procedimento esecutivo di confisca
Cassazione Penale, Sezioni Unite, 15 luglio 2021 (ud. 25 febbraio 2021), n. 27421
Presidente Cassano, Relatore Boni
Come avevamo anticipato, era stata rimessa alle Sezioni Unite la seguente questione di diritto in merito alla individuazione del limite temporale delle acquisizioni patrimoniali «rilevanti» nell’ambito del procedimento esecutivo di confisca: «in tema di confisca estesa (art.240-bis cod.pen.) disposta in fase esecutiva, se il potere di emettere la statuizione ablatoria possa essere esercitato in riferimento ai beni esistenti, e riferibili al condannato, sino al momento del passaggio in giudicato della sentenza di condanna o se, invece, debba limitarsi a quelli esistenti al momento della emissione della indicata sentenza, salva l’esistenza in tale seconda ipotesi, di evidente reimpiego di disponibilità finanziarie esistenti al momento della emissione della sentenza».
Con sentenza depositata il 15 luglio 2021, le Sezioni Unite hanno affermato il seguente principio di diritto: «il giudice dell’esecuzione, investito della richiesta di confisca ex art. 240-bis cod. pen., esercitando gli stessi poteri che, in ordine a tale misura di sicurezza atipica, sono propri del giudice della cognizione, può disporla, fermo restando il criterio di “ragionevolezza temporale”, in ordine ai beni che sono entrati nella disponibilità del condannato fino alla pronuncia della sentenza per il cd. “reato spia”, salva comunque la possibilità di confisca anche di beni acquistati in epoca posteriore alla sentenza, ma con risorse finanziarie possedute prima».