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Connessione di procedimenti, precostituzione, “naturalità” e legalità processuale nello spettro del giusto processo

in Giurisprudenza Penale Web, 2023, 4 – ISSN 2499-846X

Possiamo partire serenamente da un punto fermo: nel codice di rito, la connessione è criterio autonomo di determinazione della competenza.

I precipitati sono di estrema rilevanza, potendosi muovere tuttavia dagli assiomi di sistema: da una configurazione nei termini detti discende che essa non può prescindere dal rispetto del principio scolpito dall’art. 25 comma 1 Cost., alla cui stregua – come noto – nessuno può essere distolto dal giudice naturale precostituito per legge.

Ciò comporta, a propria volta, che la connessione operi indipendentemente dalla circostanza, del tutto contingente, che i procedimenti pendano nel medesimo stato o grado e, quindi, dalla ricorrenza dei presupposti della riunione dei procedimenti (art. 17 c.p.p.), informata da diverse finalità e legata a logiche “economico-organizzative” della macchina giudiziaria.

Rimarrebbe fermo invece, secondo la giurisprudenza di legittimità, il requisito di operatività della connessione costituito dalla pendenza del procedimento esercitante la vis atractiva, dovendosi per l’effetto escluderne l’esplicazione quando sia stata disposta l’archiviazione o, analogamente, qualora sia stata emessa sentenza irrevocabile.

L’attuale configurazione della connessione come autonomo criterio di competenza, inoltre, ne impone l’applicazione entro margini rigorosamente obiettivi o, se si vuole, “precostituiti”: di conseguenza, la connessione dei procedimenti non può essere legata a valutazioni discrezionali; discende, logicamente, che eventuali disposizioni di legge, introduttive di meccanismi applicativi di tale natura, andrebbero incontro alla falcidia di incostituzionalità (per contrasto, si intende, con l’art. 25 comma 1 Cost.).

Non può negarsi allora che la connessione, per come oggi congegnata, vada oltre le logiche del processo simultaneo e del contenimento dei costi processuali, geneticamente insite invece nel codice Rocco che, anche a causa di ciò, aveva visto il radicalizzarsi del maxi-processo, con notevoli problemi di efficienza e razionalità nel funzionamento della giustizia.

Come citare il contributo in una bibliografia:
G. Centamore, Connessione di procedimenti, precostituzione, “naturalità” e legalità processuale nello spettro del giusto processo, in Giurisprudenza Penale Web, 2023, 4