Reati tributari, sequestro preventivo e fallimento: la memoria della Procura Generale della Cassazione davanti alle Sezioni Unite
Cassazione Penale, Sezioni Unite, ud. 22 giugno 2023
Presidente Sarno, Relatore Scarcella, P.G. Fimiani
Segnaliamo ai lettori la memoria depositata dalla Procura Generale della Corte di Cassazione – a firma dell’Avvocato Generale Pasquale Fimiani – con riferimento al ricorso con il quale le Sezioni Unite erano chiamati a pronunciarsi sulla seguente questione di diritto: «se, in caso di dichiarazione di fallimento intervenuta anteriormente alla adozione di provvedimento di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per reati tributari e riguardante beni attratti alla massa fallimentare, l’avvenuto spossessamento del debitore erariale per effetto dell’apertura della procedura concorsuale osti al sequestro stesso, ovvero se, invece, il sequestro debba comunque prevalere attesa la obbligatorietà della confisca cui la misura cautelare è diretta».
La decisione delle Sezioni Unite (clicca qui per scaricare l’informazione provvisoria) è conforme alle richieste della Procura Generale, che nella memoria aveva chiesto alle Sezioni Unite di affermare il seguente principio di diritto: «in caso di fallimento dichiarato anteriormente alla adozione del provvedimento cautelare di sequestro preventivo, emesso nel corso di un procedimento penale relativo alla commissione di reati tributari, avente ad oggetto beni attratti alla massa fallimentare, l’avvenuto spossessamento del debitore erariale, indagato o, comunque, soggetto inciso dal provvedimento cautelare, per effetto della apertura della procedura concorsuale non opera quale causa ostativa alla operatività del sequestro ai sensi dell’art. 12-bis, comma 1, del d.lgs. n. 74 del 2000, secondo il quale la confisca e, conseguentemente il sequestro finalizzato ad essa, non opera nel caso di beni, pur costituenti il profitto o il prezzo del reato, se questi appartengono a persona estranea al reato».