La Corte di Giustizia dell’Unione Europea si pronuncia, per la prima volta, sul regolamento istitutivo della Procura Europea, chiarendo limiti e integrazioni all’attività di indagini transfrontaliere tra Procuratori Europei delegati e Corti nazionali
in Giurisprudenza Penale Web, 2024, 3 – ISSN 2499-846X
Corte di Giustizia (Grande Sezione) del 21 dicembre 2023
Causa C‑281/22 G.K., B.O. D. GmbH, S.L.
Dal 1° giugno 2021 si è avuta una svolta significativa nell’ambito del processo di integrazione europea e, in particolar modo, nello Spazio europeo di Libertà, Sicurezza e Giustizia, in quanto è divenuta operativa la Procura europea (di seguito, nell’acronimo EPPO, European Public Prosecutor’s Office) che, dopo una lunga e travagliata fase di gestazione, durata oltre vent’anni, ha assunto un ruolo da protagonista nella cooperazione giudiziaria in materia penale, in special modo per la persecuzione di reati lesivi degli interessi finanziari dell’Unione europea.
Il campo delle indagini, a cui si riferisce tale istituzione, è centrale per la sopravvivenza dell’Unione europea stessa, in quanto inerente alla protezione dei suoi stessi interessi finanziari visto che, in assenza di una tutela efficace, essa non potrebbe avere i fondi necessari per la realizzazione dei suoi obiettivi e dei suoi scopi.
Come citare il contributo in una bibliografia:
A. Castaldo, La Corte di Giustizia dell’Unione Europea si pronuncia, per la prima volta, sul regolamento istitutivo della Procura Europea, chiarendo limiti e integrazioni all’attività di indagini transfrontaliere tra Procuratori Europei delegati e Corti nazionali, in Giurisprudenza Penale Web, 2024, 3