CONTRIBUTIDIRITTO PENALE

Il crimine transnazionale

in Giurisprudenza Penale Web, 2024, 7-8 – ISSN 2499-846X

A seguito dell’emergere di nuove forme di cooperazione tra organizzazioni criminali a livello transnazionale, più evidente a partire dagli anni Novanta, la comunità internazionale ha ritenuto di doversi dotare di strumenti per combattere efficacemente questa nuova forma di criminalità. La globalizzazione economica e l’enorme sviluppo delle tecnologie, specialmente nel settore delle comunicazioni, hanno creato grandi opportunità di progresso, ma anche il crimine organizzato se ne è avvantaggiato: la partecipazione di oltre 100 Stati membri ai negoziati per la stesura della Convenzione contro il crimine organizzato transnazionale e dei suoi Protocolli è il segno che esso è riconosciuto come problema collettivo, che richiede un’ampia collaborazione perché sia sconfitto.

La Convenzione contro il crimine organizzato transnazionale ed i suoi Protocolli sono stati elaborati dalla Commissione ad hoc istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite che, per giungere alla loro stesura, ha lavorato dal gennaio 1999 all’ottobre 2000. La Convenzione e i primi due Protocolli riguardanti, rispettivamente, la tratta di persone, specialmente donne e bambini, e il traffico illecito di migranti via terra, via aria e via mare, sono stati adottati il 15 novembre 2000 nel corso del Meeting del Millennio dell’Assemblea generale dell’ONU (con risoluzione A/RES/55/25), e sono stati aperti alla firma nella Conferenza di Palermo dal 12 al 15 dicembre 2000. Il terzo Protocollo, relativo alla fabbricazione e al traffico illecito di armi da fuoco, è stato adottato dall’Assemblea generale il 31 maggio 2001 (con risoluzione 55/255). Sia la Convenzione che i Protocolli sono in vigore: la prima dal 29 settembre 2003; il Protocollo contro la tratta delle persone dal 25 dicembre 2003; il Protocollo contro il traffico illecito dei migranti dal 28 gennaio 2004; il Protocollo sulle armi da fuoco dal 3 luglio 2005.

La Legge n. 146 del 16 marzo 2006, pubblicata in Gazzetta Ufficiale l’11 aprile 2006, ha ratificato e dato esecuzione nel nostro ordinamento alla Convenzione e ai Protocolli delle Nazioni Unite contro il crimine organizzato transnazionale, adottati dall’Assemblea generale il 15 novembre 2000 ed il 31 maggio 2001 (c.d. Convenzione di Palermo), introducendo negli articoli 3 e 4, rispettivamente, la nozione di reato transnazionale e la circostanza aggravante della transnazionalità.

Come citare il contributo in una bibliografia:
M. L. Miranda, Il crimine transnazionale, in Giurisprudenza Penale Web, 2024, 7-8