Giudizio immediato e mancato deposito di atti di indagine
Cassazione Penale, Sez. I, 28 agosto 2024 (ud. 20 marzo 2024), n. 33229
Presidente Rocchi, Relatore Mancuso
In tema di giudizio immediato, segnaliamo ai lettori la sentenza con cui si è affermato che il mancato deposito di documentazione relativa alle indagini preliminari non è causa di nullità del decreto, ma solo, eventualmente, di inutilizzabilità degli atti non trasmessi.
Gli atti acquisiti prima dell’esercizio dell’azione penale (ma non depositati dal pubblico ministero contestualmente alla richiesta ex art. 454 c.p.p.) – si legge nella decisione – “sono comunque utilizzabili a condizione che, in caso di ammissione della prova che su di essi si fonda, sia garantito all’imputato il diritto pieno ed effettivo al contraddittorio, mediante la legittimazione all’esercizio postumo di facoltà difensive non tempestivamente esercitate per cause indipendenti dalla sua volontà“.
Se, da un lato, “il dovere di mettere a disposizione del giudice per le indagini preliminari l’intero fascicolo processuale non consente al Pubblico Ministero selezioni di sorta“, dall’altro, “la tardiva trasmissione della documentazione dell’attività d’indagine non costituisce causa di nullità del decreto di giudizio immediato, né si risolve in un evento limitativo o impeditivo dell’esercizio del diritto di difesa dell’imputato“.