CONTRIBUTIDIRITTO PROCESSUALE PENALE

Brevi riflessioni a margine dell’art. 191 c.p.p.: l’esistenza di un tertium genus tra inutilizzabilità “pura” e inutilizzabilità “derivata”?

in Giurisprudenza Penale Web, 2025, 1 – ISSN 2499-846X

Il presente contributo, fornendo dapprima una breve panoramica sullo “stato dell’arte” relativo all’istituto di elaborazione dottrinale dell’inutilizzabilità c.d. “derivata” – la cui esistenza è stata recisamente negata dalla Giurisprudenza maggioritaria –, si pone l’ambizioso obiettivo di provare ad identificare e delineare i contorni di una condizione processuale apparentemente inesplorata che sembra condividere con tale patologia degli atti alcune caratteristiche (come la pretesa propagazione a prove “dipendenti” della sanzione dell’inutilizzabilità), differendone tuttavia nei presupposti.

Siffatta situazione sembra cagionare un significativo pregiudizio al diritto di difesa dell’imputato, con potenziali importanti riflessi sull’esito del processo, e – a ben vedere – appare non essere stata dettagliatamente scandagliata dalla Giurisprudenza.

Come citare il contributo in una bibliografia:
N. Laitempergher, Brevi riflessioni a margine dell’art. 191 c.p.p.: l’esistenza di un tertium genus tra inutilizzabilità “pura” e inutilizzabilità “derivata”?, in Giurisprudenza Penale Web, 2025, 1