ARTICOLICONTRIBUTIDIRITTO PROCESSUALE PENALETesi di laurea

Le deroghe al contraddittorio nella tutela dei testimoni vulnerabili (Tesi di laurea)

Prof. Relatore: Francesco Morelli

Ateneo: Università degli Studi di Ferrara

Anno accademico: 2013/2014

La presente analisi si propone di individuare fino a che punto il sistema processuale penale e le sue garanzie possano essere compressi in vista dell’esigenza di tutela dei “testimoni vulnerabili”, i quali spesso coincidono con le vittime del reato; esigenza che negli ultimi anni è stata la linea guida di vari interventi legislativi. La vittima, per anni dimenticata di fronte ad un sistema processuale che dall’emanazione dell’attuale codice si è preoccupato soprattutto del versante relativo alle garanzie dell’imputato, viene ora riportata al centro della scena processuale.

Il filo conduttore degli interventi legislativi che si sono succeduti nel corso degli anni è individuabile nell’intento di evitare alla persona offesa il fenomeno della “vittimizzazione secondaria” e nella protezione della vittima-testimone non solo nel processo, ma anche dal processo. Il tutto porta a isolare il dichiarante dalla macchina processuale, tendendo ad acquisire la sua deposizione in un ambiente protetto, al di fuori dal clamore del dibattimento; nel dibattimento stesso le tutele create fanno sì che il dichiarante debole venga sottratto al confronto in contraddittorio, escludendo l’utilizzo dell’esame incrociato e preferendo invece la più neutra escussione testimoniale da parte dell’organo giudicante.

L’ampio rilievo assegnato alla protezione della vittima rischia, come effettivamente è accaduto, di mettere in secondo piano i principi sui quali si erge l’attuale sistema accusatorio. Principi quali il contraddittorio, l’oralità, l’immediatezza non possono essere considerati meri elementi formali, all’occorrenza suscettibili di essere ridotti in vista di esigenze pur meritevoli di tutela, come accade quando si privilegia l’escussione della vittima tramite l’incidente probatorio e il dibattimento viene ridotto ad una mera replica in forma scritta dei risultati delle indagini, o quando si sottrae il dichiarante al confronto in contraddittorio.

Per valutare qual è il punto di equilibrio tra le esigenze di protezione del dichiarante e il necessario rispetto dei principi processuali è doveroso innanzitutto prendere le mosse dall’analisi di tali principi; in particolare oggetto primario d’indagine è il principio del contraddittorio, nella sua accezione “forte” di “contraddittorio per la prova”. In secondo luogo si impone necessaria l’analisi del rapporto tra tale principio e quello di immediatezza, esaminando le ricadute sul contraddittorio delle deroghe al principio di immediatezza che si verificano nell’istituto dell’incidente probatorio.