La funzione rieducativa della pena e l’ergastolo “ostativo”.
in Giurisprudenza Penale Web, 2020, 3 – ISSN 2499-846X
in Giurisprudenza Penale Trimestrale, 2020, 1 – ISSN 2724-0304
L’ergastolo “ostativo”, cioè l’ergastolo che osta alla concessione dei benefici penitenziari al condannato per reati di particolare gravità, quali i delitti di criminalità organizzata, terrorismo, eversione, ove il soggetto non collabori con la giustizia, fu introdotto nell’ordinamento italiano dopo la strage di Capaci del 23 maggio 1992, nel clima di allarme sociale creato dall’uccisione del magistrato antimafia Giovanni Falcone.
La Corte europea dei diritti dell’uomo, con sentenza del 13 giugno 2019 nel caso Marcello Viola c. Italia, ha giudicato il regime dell’ergastolo “ostativo”, implicante l’equazione teorica tra rifiuto di collaborare e presunzione assoluta di pericolosità sociale del condannato, incompatibile con l’articolo 3 della Convenzione europea e con il principio della dignità umana.
La Corte costituzionale italiana con la sentenza n. 253 del 23 ottobre 2019, se anche con riferimento alla sola concessione del beneficio penitenziario consistente nel permesso premio – tale essendo alla lettera il tema sottoposto al suo esame dai giudici rimettenti – dichiara che la presunzione assoluta di pericolosità sociale del condannato, sulla base dell’assunto che il rifiuto di collaborazione equivalga a perdurante pericolosità, è illegittima, in quanto non solo irragionevole, ma in violazione dell’articolo 27, comma 3, della costituzione, che sancisce la funzione rieducativa della pena ed implica, quindi, la progressività trattamentale e la flessibilità della pena, contro rigidi automatismi.
Alla luce dei principi enunciati nella sentenza riteniamo che essi non possano non estendersi in generale al regime dell’ergastolo “ostativo” e che, quindi, un tale regime sia oggi illegittimo nel nostro ordinamento sulla base sia della giurisprudenza europea che di quella costituzionale.
Come citare il contributo in una bibliografia:
M. R. Donnarumma, La funzione rieducativa della pena e l’ergastolo “ostativo”, in Giurisprudenza Penale Web, 2020, 3Il contributo è stato altresì pubblicato nella rivista trimestrale:
M. R. Donnarumma, La funzione rieducativa della pena e l’ergastolo “ostativo”, in Giurisprudenza Penale Trimestrale, 2020, 1, p. 48