CONTRIBUTIDIRITTO PENALE

Verso il diritto punitivo dell’ambiente, “tra chi fa il lavoro in modo onesto e i criminali”. Le novità del disegno di legge “Terra mia”.

in Giurisprudenza Penale Web, 2020, 11 – ISSN 2499-846X

di Matteo Riccardi e Mara Chilosi

Gli Autori esaminano le rilevanti novità contenute nella bozza del disegno di legge “Terra mia”, che si propone di apportare incisive modifiche alla disciplina del diritto penale dell’ambiente.

Nell’ambito del tradizionale approccio “multilivello” del legislatore in materia ambientale, il disegno di legge interviene anzitutto sul comparto dei reati ambientali del d.lgs. 152/2006, anche attraverso una decisa rimodulazione dello statuto delle confische e una profonda rivisitazione della disciplina sull’oblazione ambientale della Parte Sesta-bis.

Altrettanto importanti sono le proposte di modifica della disciplina in tema di responsabilità degli enti ai sensi del d.lgs. 231/2001 e degli “ecodelitti” del Codice penale, che si accompagnano a un’apertura verso l’applicazione delle misure di prevenzione antimafia nei confronti della criminalità ambientale.

Il commento, a fronte del chiaro intento repressivo del legislatore (espresso anche nella Relazione illustrativa del disegno di legge), formula altresì alcune osservazioni critiche sull’articolato normativo, avanzando talune proposte di miglioramento e razionalizzazione del testo.

Come citare il contributo in una bibliografia:
M. Riccardi – M. Chilosi, Verso il diritto punitivo dell’ambiente, “tra chi fa il lavoro in modo onesto e i criminali”. Le novità del disegno di legge “Terra mia”, in Giurisprudenza Penale Web, 2020, 11