CONTRIBUTIDIRITTO PROCESSUALE PENALEIN PRIMO PIANO

Le intercettazioni del parlamentare e la competenza funzionale del Giudice per le indagini preliminari a formulare la richiesta di autorizzazione alla Camera

in Giurisprudenza Penale Web, 2021, 1 – ISSN 2499-846X

Il contributo affronta un tema sempre attuale, ma che potrebbe destare ancora più interesse alla luce della recente riforma delle modalità esecutive delle intercettazioni di comunicazioni, ossia quello delle intercettazioni del parlamentare, istituto processuale che ha coinvolto tanto la dottrina quanto la giurisprudenza, soprattutto costituzionale ma anche di legittimità.

Il punto più nevralgico della disciplina è senza dubbio quello della dicotomia, all’interno delle intercettazioni non disposte in via diretta nei confronti del parlamentare, tra quelle indirette e quelle casuali, ossia tra quelle che potrebbero coinvolgere il parlamentare (ad esempio perché relative ad un’utenza di un suo interlocutore abituale o ad un luogo che frequenta in maniera non saltuari) e quelle che vedono un coinvolgimento del parlamentare quale fatto accidentale.

Le prime, sulla scorta della rivisitazione della disciplina realizzata dalla giurisprudenza costituzionale, devono essere sottoposte ad un’autorizzazione preventiva della Camera di appartenenza del parlamentare, mentre le seconde, ossia quelle che casualmente coinvolgono un parlamentare, producono prove utilizzabili nei confronti di soggetti diversi del parlamentare, rispetto al quale, invece, occorre l’emissione di un’autorizzazione ex post della Camera.

I temi di maggiore rilevanza della materia, e che l’articolo affronta offrendo delle soluzioni innovative tratte dagli insegnamenti della giurisprudenza costituzionale degli ultimi 20 anni e della più recente giurisprudenza di legittimità, sono quindi rappresentati dai criteri che devono orientare l’interprete ai fini dell’inquadramento delle intercettazioni non dirette verso il parlamentare all’interno della prima piuttosto che della seconda categoria, e dall’esistenza di preclusioni temporali e/o processuali ai fini della formulazione, da parte del Giudice per le Indagini Preliminari (a sua volta su richiesta del Pubblico Ministero), dell’istanza di autorizzazione, rivolta alla Camera di appartenenza del parlamentare coinvolto nelle conversazioni o comunicazioni, alla utilizzabilità degli esiti delle intercettazioni.

Come citare il contributo in una bibliografia:
B. Andò, Le intercettazioni del parlamentare e la competenza funzionale del Giudice per le indagini preliminari a formulare la richiesta di autorizzazione alla Camera, in Giurisprudenza Penale Web, 2021, 1