ARTICOLIDalle Sezioni UniteDIRITTO PENALEIN PRIMO PIANO

Sul rapporto tra stalking e omicidio commesso dopo l’esecuzione di condotte persecutorie nei confronti della medesima persona offesa: depositata la sentenza delle Sezioni Unite (38402/2021)

Cass. pen., Sez. Un., Sent. 26 ottobre 2021 (ud. 15 luglio 2021), n. 38402
Presidente Cassano, Relatore Zaza

Come avevamo anticipato, era stata rimessa alle Sezioni Unite la seguente questione di diritto: «Se, in caso di omicidio commesso dopo la esecuzione di condotte persecutorie poste in essere dall’agente nei confronti della medesima persona offesa, i reati di atti persecutori e di omicidio aggravato ai sensi dell’art. 576, comma primo, n. 5.1, cod. pen., concorrano tra loro o sia invece ravvisabile un reato complesso, ai sensi dell’art. 84, comma primo, cod. pen.».

Con sentenza n. 38402 depositata il 26 ottobre 2021, le Sezioni Unite penali hanno affermato che: «la fattispecie del delitto di omicidio, realizzata a seguito di quella di atti persecutori nei confronti della medesima vittima, contestata e ritenuta nella forma di delitto aggravato ai sensi degli artt. 575, 576, comma primo, n. 5.1, cod. pen. – punito con la pena edittale dell’ergastolo – integra, in ragione dell’unitarietà del fatto, un reato complesso ai sensi dell’art. 84, primo comma, cod. pen.».

Redazione Giurisprudenza Penale

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