ARTICOLIDIRITTO PENALE

La Cassazione sui rapporti tra le fattispecie di truffa ai danni dello Stato e di frode fiscale.

[a cura di Lorenzo Roccatagliata]

Cass. pen., Sez. III, Sent. 16 novembre 2021 (ud. 10 settembre 2021), n. 41582
Presidente Andreazza, Relatore Corbo

Con la sentenza in epigrafe, la Corte di cassazione, Sezione terza, si è pronunciata in merito ai rapporti tra il reato di truffa ai danni dello Stato e le fattispecie di frode fiscale.

Sul punto, la Corte ha affermato che  “è configurabile un rapporto di specialità tra le fattispecie penali tributarie in materia di frode fiscale (artt. 2 ed 8 d.lgs. 10 marzo 2000, n. 74) ed il delitto di truffa aggravata ai danni dello Stato (art. 640, secondo comma, n. 1, cod. pen.), in quanto qualsiasi condotta fraudolenta diretta alla evasione fiscale esaurisce il proprio disvalore penale all’interno del quadro delineato dalla normativa speciale, salvo che dalla condotta derivi un profitto ulteriore e diverso rispetto all’evasione fiscale, quale l’ottenimento di pubbliche erogazioni”.

Sulla base di tale principio, nel caso di specie la Corte ha escluso la sussistenza di un illecito amministrativo in capo all’ente ai sensi del d. lgs. n. 231/2001, poiché al tempo del fatto – diversamente dalla truffa ai danni dello Stato – i reati fiscali non rientravano nel novero dei reati presupposto.

Redazione Giurisprudenza Penale

Per qualsiasi informazione: redazione@giurisprudenzapenale.com