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L’omesso versamento di ritenute al tempo del Covid. Un’ipotesi di inesigibilità “sopravvenuta”?

in Giurisprudenza Penale Web, 2022, 1 – ISSN 2499-846X

Tribunale di Milano, sez. II, 4 giugno 2021, n. 6254
Giudice dott.ssa Ramundo

Con la sentenza in commento, il Tribunale di Milano ha assolto l’imputato dal reato di omesso versamento di ritenute dovute o certificate ex art. 10-bis d.lgs. 10 marzo 2000, n. 74 – come riformulato a seguito della novella del d.lgs. 24 settembre 2015, n. 158 – perché il fatto non costituisce reato, motivando sulla non rimproverabilità della condotta in quanto tenuta «in circostanze anormali ed eccezionali tali da rendere soggettivamente inesigibile il comportamento lecito» .

La sentenza consente di affrontare il nodo relativo alla prova dell’elemento soggettivo nei reati tributari (c.d. inesigibilità), su cui storicamente la giurisprudenza di merito e quella di legittimità registrano orientamenti oscillanti e un dialogo tra loro “complicato”.

Ai temi non di poco conto già sul tappeto, si aggiunge la situazione sociale ed economica derivante dalle scelte politiche (in questo caso, nazionali) per contenere la diffusione del coronavirus e la conseguente crisi sanitaria.

Come citare il contributo in una bibliografia:
G. de Lisi, L’omesso versamento di ritenute al tempo del Covid. Un’ipotesi di inesigibilità “sopravvenuta”?, in Giurisprudenza Penale Web, 2022, 1