Procedimento “Aemilia”: depositate le motivazioni della sentenza della Corte di Cassazione
Cassazione Penale, Sez. II, 20 ottobre 2022 (ud. 7 maggio 2022), n. 39774
Presidente Diotallevi, Relatori De Santis – Pardo
Segnaliamo, in considerazione dell’interesse mediatico della vicenda (relativa al cd. procedimento “Aemilia”), il deposito delle motivazioni della sentenza pronunciata lo scorso maggio dalla Corte di Cassazione.
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Per una miglior comprensione della vicenda, pubblichiamo di seguito il comunicato stampa pubblicato sul sito della Corte di Cassazione:
In data odierna è stata depositata dalla Seconda Sezione penale di questa Corte di cassazione la motivazione della sentenza n.39774/22 emessa il 7 maggio u.s. nel procedimento denominato “Aemilia” (Aiello + 87).
La Corte ha riconosciuto la complessiva correttezza dell’operato dei giudici di primo e secondo grado con le sentenze del Tribunale di Reggio Emilia del 31 ottobre 2018 e della Corte di appello di Bologna del 17 dicembre 2020 (Aiello + 118).
In particolare, sono state respinti i motivi di ricorso sulla stessa esistenza del delitto di direzione e partecipazione ad una associazione mafiosa di stampo ‘ndranghetista, operante nei territori di Reggio Emilia e nelle province limitrofe fino alla bassa Lombardia. Coerentemente, sono stati respinti quelli relativi al collegamento fra l’associazione e una serie di reati funzionali alla vita dell’associazione stessa, in particolare il reimpiego di denaro di provenienza illecita nelle attività di emissione di fatture per operazioni inesistenti, con il coinvolgimento significativo di realtà imprenditoriali, accompagnate da estorsioni, episodi di usura, danneggiamenti seguiti da incendi, intestazioni fittizie di beni e società, e altri delitti.
La sentenza ha confermato le decisioni di merito anche nella parte in cui avevano ritenuto che il gruppo criminale emiliano abbia natura autonoma e non sia una mera articolazione territoriale, per quanto strutturata e complessa, dipendente dalla cosca di riferimento calabrese, proprio perché quel gruppo è caratterizzata da un articolato e differenziato programma associativo di carattere criminoso, supportato da un’ampia dotazione di uomini e mezzi, finalizzato ad accrescere il controllo sul territorio in settori nevralgici del tessuto imprenditoriale emiliano, quali gli autotrasporti e l’edilizia, anche attraverso il riciclaggio di capitali illeciti.
Il complesso iter processuale ha accertato come, nell’arco decennale di attività, ’associazione mafiosa abbia compiuto una progressiva evoluzione strutturale, passando dagli schemi tradizionali della ‘ndrangheta verso un più sofisticato metodo di penetrazione criminale nel tessuto sociale, contraddistinto anche dalla prospettiva di realizzare progetti dominanti in svariati settori imprenditoriali e della società civile.
Roma 20 ottobre 2022