Gli elementi strutturali del delitto di falsità od omissioni in materia di reddito di cittadinanza e i suoi rapporti con la truffa aggravata
in Giurisprudenza Penale Web, 2023, 2 – ISSN 2499-846X
Tribunale di Palermo, Ufficio Gip, 20 gennaio 2023 (ud. 24 novembre 2022), n. 1461
Giudice dott. Giuliano Castiglia
In considerazione dell’attualità del tema, si segnala la recente pronuncia del giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Palermo – meglio indicata in epigrafe – in merito alla perimetrazione degli elementi strutturali del delitto di falsità, anche mediante omissione di dati rilevanti, per il conseguimento del reddito di cittadinanza.
Com’è noto, il reato in esame è previsto dall’art. 7 co. 1 del decreto-legge n. 4/2019, secondo cui: «salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque, al fine di ottenere indebitamente il beneficio di cui all’articolo 3, rende o utilizza dichiarazioni o documenti falsi o attestanti cose non vere, ovvero omette informazioni dovute, è punito con la reclusione da due a sei anni».
Nel caso di specie il soggetto agente, all’atto della richiesta volta all’ottenimento del reddito di cittadinanza, aveva dichiarato di risiedere col proprio nucleo familiare in un immobile preso in locazione, indicando altresì i relativi costi, circostanze risultate non conformi al vero. In questo modo aveva ottenuto, a titolo di reddito di cittadinanza, una somma superiore a quanto spettante. Veniva contestato all’imputato non soltanto il reato ex art. 7, d.l. 4/2019, ma anche il delitto di truffa ai sensi dell’art. 640 bis c.p.; per quest’ultimo, il giudice palermitano emetteva sentenza di condanna, ritenuta in esso assorbita la prima fattispecie citata, in applicazione della clausola di riserva.
Come citare il contributo in una bibliografia:
F. Lombardi, Gli elementi strutturali del delitto di falsità od omissioni in materia di reddito di cittadinanza e i suoi rapporti con la truffa aggravata, in Giurisprudenza Penale Web, 2023, 2