CONTRIBUTIDIRITTO PROCESSUALE PENALE

I primi passi dell’Italia verso l’impiego dell’IA nel processo penale e il calcolo del rischio di recidiva

in Giurisprudenza Penale Web, 2025, 2 – ISSN 2499-846X

L’avvento dei sistemi algoritmici nel procedimento penale in ordinamenti stranieri, quale in particolare quello statunitense, nonché l’adozione da parte dell’Unione Europea del nuovo Regolamento sull’Intelligenza Artificiale, noto come l’AI act, che stabilisce un quadro normativo per l’uso di queste tecnologie, hanno aperto un dibattito cruciale anche in Italia. Il nostro ordinamento si interroga su come integrare strumenti di intelligenza artificiale nel processo penale, esplorandone potenzialità e limiti. Dalla giustizia predittiva al calcolo del rischio di recidiva tramite risk assessment tools, l’innovazione digitale promette maggiore efficienza ma pone domande fondamentali sui diritti costituzionali e le garanzie processuali.

Il contributo analizza le difficoltà che l’Italia deve affrontare nell’equilibrare i benefici tecnologici con i principi giuridici, come il diritto di difesa e l’obbligo motivazionale del giudice. L’opacità degli algoritmi, già oggetto di critiche in esperienze quale quella che ha visto protagonista il software COMPAS, solleva dubbi sulla trasparenza e sull’equità del processo penale, mentre si esplorano le possibilità di un “controllo umano significativo” come garanzia per i diritti delle parti.

L’analisi si sposta, poi, sul rapporto tra l’introduzione di strumenti algoritmici e la disciplina del trattamento dei dati personali. I decreti legislativi n. 101 e 51 del 2018, attuativi del GDPR, offrono un contesto normativo per affrontare questa sfida, sottolineando l’importanza di tutelare la privacy e i diritti individuali di fronte all’innovazione. Al contempo, si volge lo sguardo anche alla posizione assunta dal Consiglio di Stato, il quale ha arricchito tale dibattito, delineando i confini dell’uso degli strumenti automatizzati in ambito amministrativo e tracciando prospettive future per la loro applicazione.

Dall’analisi condotta emergono, pertanto, i rischi e le opportunità di questa transizione tecnologica. Il quadro che si delinea è quello di un sistema ancora in evoluzione, che deve bilanciare l’efficienza dell’innovazione con la necessità di rispettare i principi di legalità, trasparenza e imparzialità. Un tema centrale per chi guarda al futuro della giustizia nell’era dell’IA.

Come citare il contributo in una bibliografia:
L. Macrì, I primi passi dell’Italia verso l’impiego dell’IA nel processo penale e il calcolo del rischio di recidiva, in Giurisprudenza Penale Web, 2025, 2