ARTICOLIDIRITTO PENALE

Diritto penale e fatalità: la richiesta di archiviazione per la morte di una signora caduta dopo essere stata urtata da una bicicletta guidata da un bambino di 5 anni

Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano, richiesta di archiviazione, 10.1.2024
Dott. Paolo Storari

Segnaliamo ai lettori la richiesta di archiviazione presentata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano – e accolta dal Giudice per le Indagini Preliminari – in relazione alla morte di un’anziana signora caduta dopo essere stata urtata da una bicicletta guidata da un bambino di 5 anni.

Nel procedimento che vedeva indagati i genitori del bambino, la Procura di Milano osservava che «l’evento si era verificato su un vialetto sterrato – posto all’interno di un parco ove era consentito il transito ai velocipedi (non essendovi alcuna segnaletica in merito a divieti): il bambino di 5 anni conduceva una bicicletta giocattolo venendo accompagnato di fianco dal padre e, in prossimità della signora, sbandava leggermente andando ad urtare la stessa signora che perdeva l’equilibrio, anche a causa dell’età avanzata, rovinando a terra ed urtando la testa».

Secondo la Procura, «la rapidità e la sfortunata casualità dell’evento – la leggera perdita del controllo della bici giocattolo da parte del bambino proprio mentre la stessa si trovava nelle vicinanze della signora – non consentiva al padre del bambino, pur a fianco dello stesso, di intuire per tempo e/o di poter intervenire per scongiurare la disgrazia».

In tale situazione – conclude la richiesta – «l’attribuzione della colpa all’indagato sembra avere come sfondo un contesto dove tutto è prevedibile ed evitabile e dove ogni disgrazia si trasforma in ingiustizia, con conseguente rifiuto del concetto di “fatalità” e ricerca di una colpa ad ogni costo».

Redazione Giurisprudenza Penale

Per qualsiasi informazione: redazione@giurisprudenzapenale.com