Gaetano Pecorella
Il Prof. Avv. Gaetano Pecorella ha conseguito la maturità classica presso il liceo Manzoni di Milano ed ha frequentato la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi dove si è laureato con lode nel 1962 con una tesi dal titolo “La non punibilità putativa” (Relatore: Ch.mo Prof. Giacomo Delitala – Correlatore: Ch.mo Prof. Giandomenico Pisapia).
Dal 1962 al 1985 ha svolto l’incarico di assistente alla Cattedra di Istituzioni di Diritto Penale, a quella di Diritto Penale, ed a quella di Procedura Penale, presso l’Università degli Studi di Milano, su proposta del Ch.mo Prof. Giandomenico Pisapia e del Ch.mo Prof. Giacomo Delitala.
Nel gennaio 1970 è stato nominato Professore incaricato della Cattedra di Istituzioni di diritto e procedura penale presso la facoltà di Scienze Politiche di Milano. Nel maggio 1985 ha vinto il concorso come Professore Associato della Cattedra di Istituzioni di diritto e procedura penale presso la facoltà di Scienze Politiche di Milano.
È stato membro del Centro Nazionale di Prevenzione e Difesa Sociale, del Comitato di Redazione della rivista Devianza e Emarginazione e del Comitato Consultivo degli Studi sulla Questione criminale. È stato condirettore della Rivista Giuridica del Lavoro – sezione penale, e redattore della Rivista del Diritto Matrimoniale e dello Stato delle Persone.
Ha partecipato, come rappresentante ufficiale della Repubblica Italiana, al IX Congresso Internazionale di diritto penale (L’Aia). È stato componente della Commissione speciale del Consiglio Regionale della Lombardia per la criminalità ed i problemi carcerari e della Commissione italiana per il X Congresso internazionale di diritto penale.
Ha redatto le voci “Patrimonio (Delitti contro il)”, “Proprietà (tutela penale della)”, “Ricettazione (Dir. pen.)” per il Novissimo Digesto Italiano; le voci “Famiglia (Delitti contro la”), “Sottrazione di cose comuni” e “Furto Comune” per la Enciclopedia del diritto; la voce “Denaro (sostituzione di). Il c.d. riciclaggio” per il Digesto.
Ha pubblicato nel 1966 la monografia “Il profitto ingiusto nel diritto penale” (Giuffré) e nel 1969 la monografia “Il furto” (Giuffré). Nel 2001, con Giuliano Pisapia, il volume “Codice penale e di procedura penale. Con le principali leggi complementari” (Giuffré). Nel 2008, con Fabio De Matteis, il volume “Leggi di recepimento del mandato d’arresto europeo da parte dei 27 Paesi UE” (Giuffré).
Ha scritto decine di articoli per le più importanti riviste scientifiche, tra le quali: Archivio Giuridico, Archivio Penale, Cassazione Penale, Diritto della informazione e della informatica, Diritto Penale e Processo, Giustizia Penale, Guida al Diritto, Il Diritto Penale delle Società Commerciali, Il Foro Italiano, La Difesa Penale, La Parola alla Difesa, Legislazione Penale, L’indice Penale, Rivista Giuridica del Lavoro e della Previdenza Sociale, Rivista del Consiglio dell’Ordine di Milano, Rivista del Diritto Matrimoniale e dello Stato delle Persone, Rivista Italiana di Diritto e Procedura Penale, Rivista Quadrimestrale del Consiglio Nazionale Forense. Ha scritto inoltre sui periodici: Avanti, Il Giornale, Il Manifesto, Italia Oggi, Il Sole 24 Ore.
È iscritto all’albo degli avvocati di Milano dal 1967. Dal 1978 è iscritto all’Albo Speciale Cassazionisti e Giurisdizioni Superiori. È stato Vicepresidente dell’Unione delle Camere Penali Italiane dal 1987 al 1990 e nel 1992 è stato eletto Presidente della Camera Penale di Milano. Nel settembre 1994 è stato eletto Presidente dell’Unione delle Camere Penali Italiane. È stato ri-eletto Presidente nel 1996. Nel 1998 si è dimesso dalla carica per candidarsi al Parlamento Italiano. È tuttora membro della Giunta delle Camere Penali Italiane.
È stato deputato dal 1998 al 2013 (Legislature della Camera dei Deputati XIII, XIV, XV, XVI). Nella XIII Legislatura è stato componente della Giunta per le autorizzazioni a procedere in giudizio e della Commissione speciale per l’esame dei progetti di legge recanti misure per la prevenzione e la repressione dei fenomeni di corruzione. Nella XIV Legislatura è stato Presidente della Commissione giustizia. Nella XV Legislatura è stato componente della Commissione giustizia e della Giunta delle elezioni. Nella XVI Legislatura è stato Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti.