Responsabilità degli enti: problematiche e prospettive di riforma a venti anni dal D. Lgs. 231/2001 (call for papers)
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a cura di Guido Stampanoni Bassi
La rivista Giurisprudenza Penale, in collaborazione con il Gruppo 24 Ore e con il patrocinio/la collaborazione del Ministero della Giustizia, dell’Università Bocconi, del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna, del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Brescia, del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università degli Studi di Firenze, del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Foggia, del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Genova, del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, del Dipartimento di Giurisprudenza, Economia e Scienze Umane dell’Università degli Studi “Mediterranea” di Reggio Calabria, del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi Roma Tre, del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Torino, dell’Università degli Studi di Udine e del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università degli Studi di Verona, è lieta di comunicare l’apertura di una call for papers finalizzata ad approfondire il tema della responsabilità degli enti ai sensi del D. Lgs. 231/2001.
I contributi – che verranno selezionati da un comitato scientifico composto da esponenti del mondo dell’accademia, della magistratura e delle professioni – formeranno oggetto di un fascicolo speciale monotematico e verranno presentati e discussi nell’ambito di un ciclo di convegni dedicati ai venti anni dal D. Lgs. 231/2001.
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Si appresta a compiere 20 anni uno dei provvedimenti legislativi che più di altri hanno rivoluzionato il recente diritto penale: il D. Lgs. 231/2001, avente ad oggetto la “disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridiche a norma dell’art. 11 legge 29 settembre 2000, n. 300”, con il quale il legislatore ha abbandonato il tabù del «societas delinquere non potest» introducendo nel nostro ordinamento un nuovo modello generale di responsabilità da reato degli enti collettivi, sulla cui natura – amministrativa, penale, tertium genus – moltissimo è stato scritto.
La svolta epocale del 2001 è, in realtà, il punto di approdo di un processo risalente a decenni prima, caratterizzato dalla presa d’atto dello sviluppo di vere e proprie forme di “criminalità d’impresa” (più che del singolo), con riferimento alle quali – come scriveva il prof. Carlo Enrico Paliero già nel 1996 – «evocare, in politica criminale, il vecchio brocardo “societas delinquere non potest” più che irrealistico sembra, oggi, surreale…».
Nato con un ambito di applicazione ridotto a pochi delitti dolosi, il D. Lgs. 231/2001 ha visto negli anni aumentare significativamente le fattispecie di reato in grado di determinare una responsabilità dell’ente e l’elenco dei “reati presupposto” comprende oggi una pluralità di fattispecie: dai reati societari ai reati contro l’ambiente, dai reati informatici ai reati contro la pubblica amministrazione, dagli infortuni sul lavoro agli abusi di mercato. Si pensi, da ultimo, alla recentissima introduzione – da tempo invocata – dei reati tributari nel D. Lgs. 231/2001 nonché alla presenza di fattispecie, come quella associativa, potenzialmente in grado di estendere la responsabilità dell’ente a qualunque fattispecie di reato, anche “fuori catalogo”.
Se, da un lato, tra i meriti riconosciuti al D. Lgs. 231/2001 vi è senz’altro quello di aver dato il via ad una vera e propria svolta modernizzatrice, avendo stimolato l’attenzione da parte delle aziende alla adozione e attuazione di un efficace sistema di compliance interna, dall’altro è opinione condivisa quella secondo cui, nei suoi primi venti anni di vita, la normativa non sembra aver raggiunto risultati entusiasmanti in termini di concreta applicazione, smentendo decisamente coloro i quali avevano pronosticato che la responsabilità degli enti sarebbe diventato un «problema di quotidiana amministrazione della giustizia».
Poste queste premesse, lo scopo della presente call for papers è quello di approfondire le principali questioni interpretative che si sono poste all’attenzione dell’interprete nonché le possibili prospettive di riforma del D. Lgs. 231/2001.
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Coloro i quali intendano partecipare alla selezione dovranno inviare, entro e non oltre il 7 giugno 2020, un abstract del proprio contributo, di lunghezza non superiore alle 3.000 battute (spazi inclusi), al seguente indirizzo e-mail: callforpapers@giurisprudenzapenale.com
L’iniziativa è aperta a tutti e possono essere inviati contributi (e abstract) a doppia firma.
L’abstract del contributo dovrà avere ad oggetto il tema della responsabilità degli enti ex D. Lgs. 231/2001, dovrà essere in formato word e dovrà essere accompagnato dalle seguenti informazioni: i) il titolo del contributo; ii) il nome dell’autore; iii) un suo pseudonimo; iv) la sua qualifica e/o l’ente/Università di appartenenza; v) un suo breve curriculum vitae.
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La selezione degli abstract verrà effettuata, in forma anonima, da parte di un Comitato Scientifico così strutturato.
Coordinatore del Comitato Scientifico e curatore dell’iniziativa:
– Avv. Guido Stampanoni Bassi (Avvocato del foro di Milano, direttore della rivista Giurisprudenza Penale, componente dell’osservatorio “Corte Costituzionale” dell’Unione delle Camere Penali Italiane)
Componenti del Comitato Scientifico:
– Prof. Roberto Bartoli (Professore Ordinario di Diritto Penale – Università di Firenze)
– Avv. Luca Bassi (Avvocato del foro di Milano)
– Prof. Avv. Hervé Belluta (Professore Associato di Diritto Processuale Penale – Università di Brescia)
– Dott. Sergio Beltrani (Consigliere – Corte di Cassazione)
– Prof. Avv. Alessandro Bernasconi (Professore Ordinario di Diritto Processuale Penale – Università di Brescia)
– Prof. Avv. Riccardo Borsari (Professore Associato di Diritto Penale – Università di Padova)
– Dott. Renato Bricchetti (Presidente di Sezione – Corte di Cassazione)
– Prof. Avv. Massimo Ceresa-Gastaldo (Professore Ordinario di Diritto Processuale Penale – Università Bocconi)
– Prof. Avv. Federico Consulich (Professore Associato di Diritto Penale – Università di Genova)
– Prof. Avv. Luigi Cornacchia (Professore Associato di Diritto Penale – Università di Bergamo)
– Dott. Roberto Crepaldi (Giudice – Tribunale di Milano)
– Prof. Cristiano Cupelli (Professore Associato di Diritto Penale – Università Tor Vergata di Roma)
– Dott. Prof. Emanuele D’Innella (Dottore Commercialista, Revisore Legale)
– Dott.ssa Annalisa De Vivo(Dottore Commercialista, Revisore Legale)
– Prof.ssa Ombretta Di Giovine (Professore Ordinario di Diritto Penale – Università di Foggia)
– Avv. Anna Doro (Avvocato, General Counsel)
– Prof. Avv. Désirée Fondaroli (Professore Ordinario di Diritto Penale – Università di Bologna)
– Dott. Alessandro Galimberti (Giornalista del Sole 24 Ore, Presidente dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia)
– Prof. Marco Gambardella (Professore Associato di Diritto Penale – Università La Sapienza)
– Prof. Avv. Giulio Garuti (Professore Ordinario di Diritto Processuale Penale – Università di Modena e Reggio Emilia)
– Prof.ssa Elisa Lorenzetto (Ricercatore in Diritto Processuale Penale – Università di Verona)
– Prof. Avv. Alessandro Melchionda (Professore Ordinario di Diritto Penale – Università di Trento)
– Prof. Avv. Enrico Mezzetti (Professore Ordinario di Diritto Penale – Università Roma Tre)
– Dott. Avv. Guido Pavan (Dottore Commercialista, Revisore Legale, Avvocato)
– Prof. Andrea Perini (Professore Associato di Diritto Penale commerciale – Università di Torino)
– Avv. Alessandro Pistochini (Avvocato del foro di Milano)
– Prof. Avv. Daniele Piva (Ricercatore in Diritto Penale – Università Roma Tre)
– Prof.ssa Alessandra Rossi (Professore Ordinario di Diritto Penale – Università di Torino)
– Dott. Ciro Santoriello (Sostituto Procuratore – Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino)
– Prof. Nicola Selvaggi (Professore Associato di Diritto Penale – Università di Reggio Calabria)
– Avv. Guido Stampanoni Bassi (Avvocato del foro di Milano, Direttore della rivista Giurisprudenza Penale)
– Prof. Andrea Tripodi (Professore Associato di Diritto Penale – Università di Macerata)
– Prof. Avv. Gianluca Varraso (Professore Ordinario di Diritto Processuale Penale – Università Cattolica di Milano)
– Dott. Paolo Vernero (Dottore Commercialista, Revisore Legale, Docente a contratto – Università di Torino)
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La conferma degli abstract selezionati verrà comunicata agli autori tramite posta elettronica il 21 settembre 2020 e i candidati selezionati dovranno inviare il testo del loro contributo entro il 20 dicembre 2020.
I contributi formeranno un fascicolo speciale monotematico – dedicato ai 20 anni dal D. Lgs. 231/2001 – che verrà pubblicato sul sito web della Rivista nel mese di gennaio 2021. Alcuni dei contributi pubblicati nel fascicolo verranno poi presentati e discussi nell’ambito di un ciclo di convegni dedicati ai venti anni dal D. Lgs. 231/2001.
Gli abstract dovranno essere inviati, in formato word, entro e non oltre il 7 giugno 2020 all’indirizzo e-mail: callforpapers@giurisprudenzapenale.com
Per qualsiasi altra informazione scrivere a: guido.stampanonibassi@giurisprudenzapenale.com
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Scadenze della call for papers:
- Invio abstract: 7 giugno 2020
- Comunicazione risultati: 21 settembre 2020
- Invio contributo: 20 dicembre 2020
- Pubblicazione fascicolo: gennaio 2021
- Convegni: primi mesi del 2021