DIRITTO PROCESSUALE PENALE
- Il pagamento del debito fiscale mediante la cd. rottamazione fa venire meno il profitto del reato fiscale e, conseguentemente, impone la revoca del sequestro finalizzato alla confisca.
- Riesame: sull’istanza formulata nell’interesse dell’indagato irreperibile de facto e sulla nomina sostitutiva del difensore di fiducia ex art. 96 c. 3 c.p.p.
- La Cassazione sul riconoscimento delle sentenze straniere che dispongono la confisca per equivalente.
- La Cassazione sulla legittimazione attiva per la richiesta di sequestro conservativo.
- La Cassazione sulla inammissibilità dell’impugnazione da parte del socio avverso un provvedimento di sequestro preventivo di beni sociali.
- Inapplicabilità del giudizio abbreviato ai reati puniti con la pena dell’ergastolo: la Corte Costituzionale ha ritenuto le questioni non fondate
- Il captatore informatico (cd. trojan horse) non rientra tra i metodi o le tecniche idonei ad influire sulla libertà di autodeterminazione del soggetto
- Nel procedimento cautelare alla parte interessata non è garantito il diritto di estrarre copia degli atti, essendo i diritti della difesa adeguatamente tutelati dalla possibilità di prenderne visione.
- Può partecipare al giudizio di merito il giudice che ha rigettato la richiesta di sospensione del procedimento con messa alla prova dell’imputato
- La normativa di emergenza per la giustizia penale nella cd. seconda ondata di Covid-19.
- Pluralità di provvedimenti e giudice dell’esecuzione
- Sul giudice del rinvio nel caso di annullamento della sentenza ai soli effetti civili (art. 622 c.p.p.): rimessa una questione alle Sezioni Unite
- Decisione sugli effetti civili nel caso di estinzione del reato per amnistia o per prescrizione (art. 578 c.p.p.): sollevata questione di legittimità costituzionale
- La sentenza della Cassazione su alcuni sequestri disposti nella vicenda sulla Fondazione Open: è illegittimo il sequestro avente primari fini esplorativi e volto ad acquisire la notizia di reato in ordine ad un illecito non individuato nella sua specificità fattuale
- La Cassazione sul pericolo di reiterazione del reato contestato al pubblico ufficiale in caso di dimissioni dall’incarico.
- Pubblicità delle udienze, valore irrinunciabile in uno stato di diritto. Sui rischi della normativa emergenziale che impone “porte chiuse” ex lege.
- L’incidenza della decisione del G.I.P. richiesto dell’applicazione della misura cautelare personale in punto di definizione della competenza per territorio determinata dalla connessione.
- Il mancato deposito, da parte del Pubblico Ministero, di atti delle indagini preliminari determina la nullità della richiesta di rinvio a giudizio (e di tutti gli atti successivi ad essa) e non l’inutilizzabilità degli atti non depositati
- Lettura, per sopravvenuta impossibilità di ripetizione ex art. 512 c.p.p., delle dichiarazioni rese davanti al GIP dall’imputato di un reato collegato: dichiarata l’illegittimità costituzionale parziale dell’art. 512 c. 1 c.p.p.
- Note a commento sulla nuova disciplina delle intercettazioni di conversazioni o comunicazioni